Maccagno con Pino e Veddasca è un comune italiano situato nella provincia di Varese, in Lombardia, a pochi passi dal confine con la Svizzera. Si trova sulla sponda orientale del Lago Maggiore, in una posizione panoramica che offre vedute spettacolari sul lago e sulle montagne circostanti. Il comune è composto da diverse frazioni, tra cui Maccagno, Pino e Veddasca, ognuna con caratteristiche uniche che riflettono la storia e la cultura del territorio.
Per comprendere la storia di Maccagno, è importante considerare la divisione geografica del nucleo urbano, separato dal torrente Giona. Il primo insediamento abitativo sorse a sud del fiume, dove, nel 962, l'imperatore Ottone I soggiornò durante le sue guerre contro Berengario I. La permanenza di Ottone portò al riconoscimento di Maccagno come "curtis imperialis", garantendole autonomia e sovranità. Nel Basso Medioevo, la crescita edilizia portò alla formazione di Maccagno Inferiore e Maccagno Superiore, con il primo che ottenne autogoverno mentre il secondo seguì le vicende della Pieve di Val Travaglia. 

Nel 1622, Giacomo III Mandelli ricevette il permesso di coniare monete, avviando una zecca dedicata principalmente alla contraffazione. Questa cessò l'attività nel 1661, ma nel 1692 la concessione fu rinnovata a Carlo Borromeo Arese. Con l'arrivo di Napoleone nel 1798, Maccagno Inferiore divenne un normale comune, perdendo privilegi feudali. Nel 1927, Maccagno Superiore annesse Maccagno Inferiore e divenne semplicemente "Maccagno". Durante la Seconda Guerra Mondiale, il maresciallo Enrico Sibona salvò alcuni ebrei dalla deportazione e ricevette il titolo di Giusto tra le Nazioni nel 1992. Nel 2014, il comune si è unito con Pino e Veddasca, formando Maccagno con Pino e Veddasca.
Una storia affascinante che il comune di Maccagno rivive ogni anno grazie alla rievocazione storica di "Maccagno imperiale" dove con figuranti, feste e laboratori gli abitanti portano ai giorni nostri un pezzo di vita antica