NAGGIO: tra coniferE e castagni 

A metà strada tra il Lario e il Ceresio si scorge Naggio, un borgo abitato da poco più di 300 anime nel Comune di Grandola ed Uniti, un piccolo gioiello tutto da scoprire. Arroccato nell’alta valle del Serchio, Naggio è un luogo imperdibile, ideale per una gita fuori porta nel weekend all’insegna di escursioni in piena natura. 

Nei profumati boschi di conifere e castagni, si possono ancora ammirare molti degli edifici e delle strade che mantengono intatto l’arredo urbano tipico del periodo medioevale. Un borgo da visitare anche in inverno, magari in occasione della festa.  


La parrocchiale di sant’Antonio è la chiesa più alta della zona. Costruita nel XVII secolo, è stata oggetto di interventi architettonici che le hanno dato l’aspetto attuale. 

Citata nella visita pastorale del vescovo Filippo Archinti del 1599, la chiesa era all’epoca sotto la giurisdizione della parrocchia di Grandola. 

Al suo interno sono presenti resti di affreschi risalenti al Trecento e un trittico con San Sebastiano e San Rocco realizzato nel 1490 da Giovan Antonio de Rubeis.  

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