PONTE DI LEGNO: LA “ROSA CAMUNA”
Non sono bastati i pesanti bombardamenti austriaci di inizio secolo scorso per annientare la bellezza di quella che, da cent’anni, è la “crème de la crème” delle località sciistiche camune: Ponte di Legno.
Immerso nel cuore del Tonale, il paese è riuscito a custodire intatto il suo fascino di borgo montano. Il centro è un’isola pedonale con negozi alla moda, botteghe, locali e ristoranti.
Qui potrete trovare i caratteristici “gnoc de la cua” di Ponte di Legno, realizzati con farina e spinaci selvatici e conditi con generoso burro fuso, ottimi soprattutto dopo un’allegra sciata invernale.
Punto di riferimento del borgo è la parrocchiale barocca della Santissima Trinità.
La chiesa, realizzata sul finire del XVII secolo in pieno stile barocco, si identifica per la sua sgargiante facciata a capanna di colore giallo e caratterizzata dalla presenza di una finestra di cinque quadranti contenenti altrettanti affreschi.
A causa degli attacchi aerei, l’esterno subì importanti danneggiamenti per poi essere ristrutturato. All’interno sono conservati l’altare maggiore di Giovan Battista e Domenico Ramus, l’organo firmato Mottironi, e un polittico dell’Olivieri.
Al termine della vostra passeggiata nel centro abitato, potrete spostarvi nella vicina località Pezzo, dove si trova la chiesa di Sant’Apollonio. Fatto risalire addirittura all’XI secolo per via della struttura romanica, Sant’Apollonio è uno dei luoghi di culto più antichi di tutta la valle, Qui è conservato un prezioso affresco di Johannes da Volpino, mentre il resto delle decorazioni fu strappato durante alcuni rimaneggiamenti nel 1965 e trasferito presso la sala consiliare del comune. Nel corso di questi lavori, poi, vennero scoperte nello stato sottostante alcune raffigurazioni tardogotiche.