Appartenuta ai marchesi Rangoni, nel 1353 la Rocca assunse una forma di quadrilatero fortificato a pianta regolare con torri, merlature e caditoie. A metà del XVII secolo, poi, il fortino fu convertito in una residenza signorile, impreziosito anche da ricchi arredi e decorazioni pittoriche.
Balsamico a parte, Spilamberto è anche noto dal punto di vista enogastronomico per due specialità da non perdere a base di frutta secca: il nocino e i suoi amaretti, realizzati con pasta di mandorle.