
Con l’arrivo del Medioevo, la zona conobbe un’intensa attività di fortificazione: il Castello di Abatemarco, con la sua posizione dominante, resta uno degli esempi più emblematici di quell’epoca. La fortezza, costruita per proteggere il territorio dalle incursioni, oggi rappresenta una finestra su un passato che ha forgiato l’identità del borgo. Il legame indissolubile tra Santa Maria del Cedro e il cedro ha radici non solo economiche, ma anche culturali e religiose. Questo frutto, considerato sacro nella tradizione ebraica, ha reso il borgo un punto di riferimento per la comunità ebraica internazionale, che vi si reca per selezionare i migliori esemplari per le celebrazioni del Sukkot. La coltivazione del cedro ha modellato il paesaggio e il tessuto sociale del borgo, diventando un simbolo del legame tra uomo e natura.
La gastronomia locale è un inno alla semplicità e alla qualità degli ingredienti, una cucina che esalta i sapori autentici del territorio. Il cedro è il protagonista indiscusso, utilizzato in modi che sorprendono e deliziano. Dalle marmellate ai canditi, dai liquori alle insalate, questo frutto conferisce un tocco inconfondibile a ogni piatto.
Attraverso la sua storia e la sua cucina, Santa Maria del Cedro offre molto più di un viaggio: regala un’esperienza autentica, un’immersione in una cultura che vive ancora nei gesti quotidiani della sua gente, nel profumo degli agrumeti e nell’eco di un passato che continua a pulsare nel presente.